gtag('config', 'AW-753293408');
Lavorare l’intangibile. Esplorare l’astratto. Rendere visibile l’invisibile. Far vibrare l’aria. Creare magiche unioni. Essere immersi nella poesia. Questo è quanto aspiro attraverso un profumo». Con piglio da affabulatore Philippe Starck introduce ‘The Space Between’, la sua nuova linea di fragranze. Peau de Soie, Peau de Pierre e Peau d’Ailleurs, tre eaux de toilette realizzate in collaborazione con altrettanti prestigiosi nasi francesi: Dominique Ropion, Daphné Bugey e Annick Ménardo. Ognuna racchiude «mistero e stupore per il non conosciuto».
Per questa nuova collezione di fragranze invece, l’archistar ha curato il design della bottiglia, il packaging e i concetti che guidano le fragranze stesse. Rifacendosi all’idea dell’evoluzione Starck ha attinto dal concetto di maschio, femmina e androginia per realizzare i tre profumi. Lavorando con profumieri eccellenti, che ha sfidato nel reinventare queste idee d’identità, esplorando quel luogo misterioso che ama chiamare The Space Between. Al centro delle riflessioni creative di Starck c’è la pelle che fa da ponte tra il mondo esterno e la propria intimità.
Peau d’Ailleurs di Annick Menardo è la fragranza più immateriale quella che sta al centro e che Starck spiega come un profumo che non puoi ricordare, perché non esiste, il profumo dell’ombra, una miscela quasi invisibile di note muschiate terra, boschi e minerali, evoca l’impressione del nulla.
terroso, muschiato, talcato, legnoso